In ricordo di Raf Vallone
Il 17 febbraio 1916 nacque a Tropea, cittadina calabrese della provincia di Vibo Valentia, Raffaele Vallone, più noto come Raf Vallone, che morì il 31 ottobre 2002 a Roma, all'età di 86 anni.
Vallone giocò a calcio come centrocampista nel ruolo di mezzala dal 1934 al 1941. Fu anche attore, attivo nel cinema e in teatro, nonché interprete di fotoromanzi, giornalista e partigiano italiano.
Tuttonovara gli rivolge un caro ricordo.
Cenni biografici
Da bambino si trasferì con i genitori a Torino. Conseguita la maturità classica, si laureò dapprima in filosofia e poi in giurisprudenza, con docenti come Luigi Einaudi e Leone Ginzburg.
Fu sposato per cinquant'anni con l'attrice Elena Varzi (conosciuta nel 1950 sul set de "Il cammino della speranza"), dalla quale ebbe la figlia Eleonora e i gemelli Saverio e Arabella.
Alla fine degli anni cinquanta ebbe una relazione con l'attrice francese Brigitte Bardot.
Nel 2001 pubblicò l'autobiografia "L'alfabeto della memoria" (edita da Gremese).
Carriera
Giocatore
Calcisticamente Raf Vallone crebbe nel settore giovanile del Torino (i famosi "Balon Boys" con cui vinse un titolo italiano ULIC ragazzi 1930-1931), alternando gli studi universitari al gioco del calcio.
Esordì in Serie A nella stagione 1934-1935, disputando una partita con la maglia del Torino e nello stesso anno vinse la Coppa Italia. In totale accumulò 23 presenze nella massima Serie. Perse la finale di Coppa Italia nel 1938 contro la Juventus.
Nella stagione 1939-40 fu prestato al Novara, disputando 7 gare in Azzurro nella massima Serie.
Nel 1940 tornò al Torino giocando altre 2 partite e abbandonò l'attività calcistica nel 1941 per dedicarsi al giornalismo.
Giornalista
Come giornalista Raf Vallone fu redattore capo delle pagine culturali dell'Unità, ma mai s'iscrisse al PCI, come raccontò in un'intervista, per le sue posizioni di critica allo stalinismo; fu pure critico cinematografico per La Stampa.
Attore
Raf Vallone è conosciuto soprattutto per il suo lavoro di attore cinematografico.
La sua prima apparizione risale al 1942, nel film 'Noi vivi', dove interpretò un marinaio.
Fece anche i primi passi nel teatro debuttando nel 1946 al Teatro Gobetti di Torino con 'Woyzeck' di Georg Büchner, per la regia di Vincenzo Ciaffi. Ma è con 'Riso amaro', film del 1949 di Giuseppe De Santis, cui seguirono nel 1950 'Non c'è pace tra gli ulivi', sempre di De Santis, e 'Il cammino della speranza' di Pietro Germi che riuscì ad imporsi come uno fra gli attori più importanti del neorealismo e decise di dedicarsi unicamente al cinema.
Negli anni cinquanta interpretò numerosi film, tra cui 'Il Cristo proibito' di Curzio Malaparte (che lo definì "l'unico volto marxista del cinema italiano"), 'Anna' e 'La spiaggia', entrambi di Alberto Lattuada, e 'Roma ore 11' di Giuseppe De Santis; interpretò anche Garibaldi in 'Camicie rosse', film del 1952 di Goffredo Alessandrini, e, in Francia, 'Teresa Raquin', film con Simone Signoret diretto da Marcel Carné nel 1953, mentre nello stesso anno tornò a calcare i campi da gioco, nella finzione de 'Gli eroi della domenica' di Mario Camerini.
La sua fortuna teatrale fu legata al dramma di Arthur Miller 'Uno sguardo dal ponte', portato in scena a Parigi nel 1958 e in Italia nel 1967, nonché sullo schermo nel 1962 da Sidney Lumet, e altresì su Rai2 nel 1973, per la regia di Claudio Fino.
Presente anche in televisione (da 'Il Mulino del Po', 1963, fino a 'Vino santo', 2000), alternò l'attività teatrale ('Il costruttore Solness' di Henrik Ibsen, 1975; 'Nostalgia' di Franz Jung, 1984; 'Luci di Bohème' di Ramón del Valle-Inclán, 1985; 'Il prezzo' di Arthur Miller, 1987; 'La medesima strada' di Tito Andronico, 1989; 'Stalin' di Gaston Salvatore, 1989) a quella cinematografica ('La ciociara', 1960; 'Una voglia da morire', 1965; 'L'altra faccia di mezzanotte', 1977; 'Il magnate greco', 1978; 'Retour à Marseille', 1980; 'Lion of the Desert', 1981; 'A Time to Die', 1982; 'Il padrino - Parte III', 1990).
Ecco in sintesi la carriera di Raf Vallone. Nell'ordine sono indicate la/e stagione/i, la squadra di club (con → sono segnati gli eventuali prestiti), il numero di presenze in campionato e, tra parentesi, il numero di gol segnati:
Giovanili
- Torino
Squadre di club
1934-39 - Torino - 23 (4)
1939-40 → Novara - 7 (0)
1940-41 - Torino - 2 (0)
Palmarès
Coppa Italia: 1 (Torino: 1935-36)
Onorificenze
Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana: 16 marzo 1994
Premi cinematografici
David di Donatello 1962: miglior attore protagonista con 'Uno sguardo dal ponte'.