IL PUNTO del 14.10.2022 di Luca Bargellini - Balata e l'intromissione sulla scelta delle gare al mattino in Serie C. Ecco lo specchio perfetto di un sistema che non funziona
"Chi si fa i fatti suoi, campa cent'anni” un proverbio che il 90% della popolazione mondiale dovrebbe tatuarsi sull'avambraccio per ricordarsi come ci si comporta.
Anche perché spesso è volentieri il vezzo di mettere bocca sulle scelte altrui diventa lo "sport" più praticato. Sia per deviare l'attenzione dai propri problemi che per mettere al centro della scena quelli dei conoscenti che ci stanno un po' sulle......
A questa riflessione, tutt'altro che illuminante o particolarmente innovativa, mi ha fatto arrivare lo scambio di battute fra Mauro Balata, presidente della Lega di Serie B, e Francesco Ghirelli, numero uno della nostra Lega Pro, sul tema della nuova programmazione delle gare di Serie C in tarda mattinata onde cercare di ridurre i costi in termini di energia elettrica e non solo.
Balata ha definito questa mossa "un palliativo", modo educato e civile per dire che serve poco o nulla. La risposta di Ghirelli non si è fatto attendere: "Si può aiutare in questo modo è già una acquisizione ‘rivoluzionaria’ rispetto alla ‘supponenza’ di un passato recente". Altra risposta impeccabile risposta diplomatica.
Una querelle, quella appena descritta della quale al grande pubblico interessa il giusto, ma che, andando nello specifico, serve a rappresentare in maniera piuttosto chiara come le varie anime del nostro calcio non solo siano incapaci di lavorare di concerto, ma neanche lavorare sui propri problemi prima di dedicare tempo all'orto del vicino.
Per questo motivo la tanto attesa riforma dei campionati finora è ritardata, per buona pace di Gabriele Gravina che ci ha lavorato, ci lavora e continuerà a lavorarci. E visti questi chiar di luna c'è quasi da aver timore per ciò che verrà partorito.
Luca Bargellini
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