Editoriale Azzurro - Il mio miglior nemico (Banchini vs Gattuso)
C’è qualcosa che va ben oltre il derby. C’è qualcosa che va ben oltre il comune “cambio di maglia” di calciatori che si ritrovano spesso a duellare in campo come avversari della squadra a cui sono appartenuti - poco o tanto tempo fa non importa -: Ciancio, Scappini e Speranza (fuori forma), ad esempio. C’è qualcosa che va anche oltre alla vittoria nemica titolata dal beffardo e doloroso -seppur storicamente pronosticabile - gol dell’ex, come quello di Scappini, ad esempio. C’è qualcosa che va oltre tutto questo: il primo incontro tra quelli che una volta sono stati due alleati, due complici e forse anche due buoni amici. Gioie e dolori non solo per ”donne e motori” ma capita che sia anche il pallone a dividere due vite che sembravano destinate ad essere in simbiosi, invece una ha necessariamente prevaricato sull’altra nel momento stesso in cui l’altra non è stata abbastanza astuta da non lasciarsi scappare l’occasione che aveva in mano. Anche il calcio è un po’ sensibile alle inclinazioni personali ed ogni sicurezza può diventare “forse”. Ci sono dinamiche talmente umane e personali che è difficile stabilire perché certe cose siano andate così e come siano effettivamente andate, se non con due punti di vista (o più) completamente differenti.
La realtà dei fatti è semplicemente questa: sabato due panchine opposte pulsavano di antagonismo sportivo, l’azzurra contro la grigia.
Giacomo Gattuso è arrivato al Novara a metà ottobre dell’anno passato prendendo il posto dopo l’esonero di Daniele Buzzegoli in una città che ben conosce visti i suoi trascorsi più che decennali nella Primavera Azzurra. A metà dicembre il cambio di proprietà da Ferranti a Lo Monaco lo conferma condottiero.
Marco Banchini ai primi di ottobre 2023 diventa allenatore dell’Alessandria ottenendo risultati ben migliori rispetto ai suoi colleghi: tre vittorie, due pareggi e due sconfitte ma poi è costretto ad incassare l’esonero il 22 novembre passato, sostituito da Sergio Pirozzi, ex sindaco di Amatrice. A dicembre l’ennesimo colpo di scena alessandrino, in una vicenda che necessiterebbe un capitolo a parte, Banchini viene reintegrato come allenatore insieme al responsabile dell’area tecnica Ninni Corda, lo stesso che nell’estate 2018 l’ha voluto al Como come mister grazie al quale conquista la promozione della squadra dalla serie D alla C con ben 89 punti in classifica. Un record per la squadra lariana che il lombardo allenatore ha guidato per 78 partite e tre stagioni arrivando al primato di 33 sfide senza sconfitte consecutive (a cavallo tra le due categorie). Nella stagione 2020-2021 Gattuso viene chiamato ad affiancare Banchini come secondo, appena dopo la fine della pandemia. I rapporti tra Banchini e la società lacustre non sono più armonici e dopo la partita contro l’Olbia, allo stadio “Giuseppe Sinigaglia” sono definitivamente cambiati. Un match che ha mostrato la squadra lariana calare di attenzione -ma capace di non perdere - soprattutto dopo l’espulsione di Agyakwa, ed ha portato alla decisione dell’esonero del tecnico di Vigevano per dare spazio a “Jack” Gattuso come primo allenatore. La scelta si rivelerà azzeccata poiché il Como riuscirà nel sorpasso di categoria salendo in Serie B, festeggiandola proprio in una partita contro l’Alessandria allora guidata da Moreno Longo, ex Torino, mister che sostituirà Gattuso al Como nell’annata 2022, l’anno in cui Giacomo necessita di una pausa lavorativa per dosare le energie che finora ha passionalmente investito senza freni. Como che sorprende anche nella stagione in corso per la scelta inaspettata dello scorso novembre: Longo viene esonerato dopo una vittoria contro l’Ascoli, una zona play-off vicina e 7 punti nelle ultime tre giornate di campionato, sostituito da Cesc Fabregas, ex stella dell’Arsenal, per “intraprendere un nuovo percorso” come ha dichiarato Miriam Suwarso, rappresentante ufficiale del gruppo proprietario del club amministrato dall’ex centrocampista del Chelsea, Dennis Wise.
E ora, dopo aver condotto il Como insieme, sulle panchine avversarie allo stadio del Novara FC “Silvio Piola”, Giacomo Gattuso e Marco Banchini si incontrano per la prima volta dopo allora e concorrono per lo stesso obiettivo, rivali sportivi che racchiudono vissuti calcistici a calcare i loro destini che designano strade diverse, idee diverse, ricordi diversi e futuro diverso. Vincere il derby era obbligatorio, specialmente considerando la personale classifica di entrambe le squadre, ma vincere contro chi ha vinto al tuo posto o contro chi non sappiamo se avrebbe potuto farlo è semplicemente una questione di orgoglio che, a volte, brucia più del fuoco.
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Alice Previtali
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