In ricordo di Renato Cappellini, calciatore azzurro, 1 Scudetto (Roma)

Il 2 agosto 1914 nacque a Pistoia, comune capoluogo dell'omonima provincia in Toscana, Renato Cappellini, calciatore italiano, che morì non si sa né quando né dove.
Cappellini giocò a calcio come centrocampista nel ruolo di interno dal 1930 al 1946.
Tuttonovara gli rivolge un caro ricordo.
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Nota
Renato Cappellini, uomo irrequieto, tanto da poterlo definire un 'farfallone', durante l'attività agonistica spese tutto ciò che guadagnò e a fine carriera si ritrovò senza soldi. Al proposito, il centravanti Amadei raccontava di avergli dovuto pagare il taxi durante un loro incontro, prima di una partita della Roma.
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Caratteristiche tecniche
Renato Cappellini era abile tecnicamente, di un'eleganza naturale, tanto che venne soprannominato 'il barone' dai tifosi. Era inoltre astuto, tenace, e al tempo stesso corretto, gran lavoratore, noto per la grande serietà che ne faceva un beniamino degli allenatori: tutto l'opposto di ciò che appariva fuori dai campi di gioco. Sempre presente agli allenamenti, era noto anche per le sue frequentazioni nel mondo del cinema, tanto che più volte gli venne proposto di recitare: lui rispondeva che prima doveva vincere lo scudetto e poi magari se ne poteva parlare.
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Carriera
Calciatore
Renato Cappellini cominciò a giocare dal 1930 al 1932 nel Rapallo Ruentes che si classificò rispettivamente 10° e 3° nel girone D della Prima Divisione.
Dal 1932 al 1934 giocò due anni nel Novara, 5º e 4°in Serie B.
Dal 1934 al 1940 disputò campionati con Sampierdarenese (dal 1934 al 1937, 13^, 12^ e 14^ in Serie A), Lucchese (nel 1937-38, 16ª in Serie A e retrocessa in Serie B) e Bari (dal 1938 al 1940, due volte 11ª in Serie A).
Nel 1940-41 giocò con il Napoli (7º in Serie A).
Passò poi alla Roma che lo acquistò dopo lunghe e difficili trattative con la società partenopa per 140.000 lire, cifra significativa per l'epoca. Cappellini così, nel 1943, vinse il 1° scudetto della storia della Società capitolina, che si classificò poi 9ª in Serie A l'anno successivo. Nell'anno dello scudetto furono decisive alcune sue reti in partite estremamente importanti. Nella seconda stagione, invece, la sua resa diminuì e cominciò a denotare preoccupanti cali di rendimento, tanto da passare più tempo in tribuna che in campo.
La sua carriera poi, come quella di molti altri giocatori non più giovanissimi, venne troncata bruscamente dall'arrivo della guerra sul nostro territorio con conseguente stop dei campionati.
Nella stagione 1945-1946 concluse la carriera nell'Aquila Montevarchi (14ª nel girone A della Serie C, Lega Centro-Sud), che lo mise in lista di trasferimento.
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Ecco in sintesi la carriera di Renato Cappellini. Nell'ordine sono indicate le stagioni e le squadre di club (con → sono segnati gli eventuali prestiti) nelle quali militò, il numero di presenze in campionato e, tra parentesi, il numero di gol segnati:
Calciatore
Squadre di club
1930-32 - Rapallo Ruentes - ? (?)
1932-34 - Novara - 43 (25)
1934-37 - Sampierdarenese - 61 (17)
1937-38 - Lucchese - 17 (1)
1938-40 - Bari - 54 (10)
1940-41 - Napoli - 24 (1)
1941-43 - Roma - 28 (5)
1945-46 - Aquila Montevarchi - ? (?)
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Palmarès
Calciatore
Club
Competizioni nazionali
Campionato italiano: 1 (Roma: 1941-42)
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