Rassegna stampa - LA STAMPA: "Dai sogni di Serie B alla contestazione, ecco chi è Maurizio Rullo, l’imprenditore arrestato"

Maurizio Rullo, già patron del Novara Calcio 1908 tra il 2019 e il 2021 è tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare eseguite nell'ambito dell'operazione «Black Steel», la maxi operazione congiunta del gruppo Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica di Milano e dell’Ufficio Federale di Polizia Criminale (Bka) di Monaco di Baviera (Germania), nel quadro delle indagini condotte dalla Procura di Milano, dalla Procura di Monaco e dalla Procura di Reggio Calabria per traffico illeciti di rifiuti, sviluppato in vari paesi europei, assieme ad un giro vorticoso di false fatturazioni ed attività di riciclaggio.
L’approdo a Novara
Sulla piazza novarese Maurizio Rullo era arrivato tre anni fa. L’obiettivo minimo dichiarato era il ritorno in Serie B, invece l’avventura dell’imprenditore di Locri alla guida del «vecchio» Novara calcio si rivelò un’anticamera del fallimento. Rullo acquistò l’80% delle quote del club dalla famiglia De Salvo il 20 dicembre 2019. Quel giorno l’imprenditore si presentò in conferenza stampa a Novarello in maniera defilata, affermando di essere proprietario della Tm commodoties operante nel settore della gestione e del riciclo di materiali ferrosi. L’azionista di riferimento del gruppo industriale era la società Mr Verwaltungs, che controllava Rmc di Cressa ed Eco industries.
All’inizio Rullo non figurava però nell’organigramma del Novara calcio. Il socio d’affari Marcello Cianci era il presidente e amministratore delegato, mentre la figlia di Rullo, Elisa, ricopriva la carica di vice. La stagione sportiva in C era ben indirizzata, ma l’emergenza Covid fermò il campionato. Alla ripresa nei playoff, gli azzurri si qualificarono addirittura per la semifinale promozione e vennero eliminati dalla Reggiana. Già in quel periodo però la città e i tifosi avevano cominciato a mancare le distanze, sostenendo la squadra e nutrendo invece forti dubbi sulla gestione operativa del club.
I guai cominciarono a concretizzarsi al via del campionato successivo, quando la società si dimostrò non essere in regola con la fideiussione necessaria per schierare i nuovi giocatori ingaggiati sul mercato. Sistemata in ritardo la procedura, in campo le cose iniziarono ad andare male e fuori anche peggio. Mentre il Novara tentava di risalire dalla zona playout, Cianci venne fermato dalla guardia di finanza in Calabria in possesso di 200 mila euro in contanti nascosti a bordo dell’auto nelle borse della spesa. Si dimise dal club e le sue cariche vennero assunte da Rullo. I tifosi organizzarono una protesta allo stadio per chiedere alla proprietà di farsi da parte, ma il passaggio di quote avvenuto a fine stagione con la squadra salva in C non evitò il disastro: il 31 maggio 2021 l’imprenditore cedette l’80% a Leonardo Pavanati, mentre il 20% rimase ai De Salvo. La nuova compagine venne addirittura esclusa dal campionato per irregolarità nell’iscrizione. L’11 gennaio 2023 il Novara calcio è stato dichiarato fallito, mentre il Novara fc che oggi milita in C rappresenta un progetto totalmente nuovo lanciato nell’estate 2021 dall’ingegnere Massimo Ferranti che ha saputo subito riportare la squadra della città tra i professionisti.
Filippo Massara
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